1 – I trasporti sono molto ben organizzati: la metro è capillare e i treni sono molto frequenti ad ogni stazione. Inoltre vi è un servizio di noleggio bici eccezionale offerto dalla città, con punti raccolta ben distribuiti e unaApp che ti permette di sapere tempo reale quante bici sono disponibili ad ogni punto raccolta e quali sono le ciclabili vicino a voi. Inoltre, cosa importante, Parigi da girare in bici è magnifica. Per maggiori info sul servizio Velib vi lascio il link:


2 – Il cibo è TUTTO buonissimo: e per tutto intendo dire non solo il francese, ma anche il cibo di altra provenienza/tradizione. In Francia vi sono varie etnie ormai completamente radicate, derivanti dal periodo coloniale o da emigrazioni, che hanno arricchito il panorama culinario della città. Quindi non solo anatra, pasticceria e ostriche, ma anche cucina libanese, marocchina, giapponese, cinese, etc… A me in particolare ha colpito la cucina libanese: ho trovato delle bancarelle al mercato (sia in zona Quartier Latin che Bastille) con una sorta di piadina farcita di carne e tabulé eccezionale.
3 – Le ostriche come street food: noi siamo abituati alle ostriche come piatto raro e relegato ai ristoranti di classe. A Parigi mi son fatta una gran scorpacciata di ostriche al mercato, dove diverse bancarelle vendevano questi molluschi per degustazione.
4 – In centro sono belli anche i palazzi residenziali (tutti): mi aspettavo di vedere una bella città con molte attrazioni, ma mi sono ritrovata ad amare tutti i palazzi del centro… sono tutti bellissimi, dal fascino di inizio secolo, molti liberty e, soprattutto, molti ben fissati nella mia mentre attraverso i quadri dei pittori più noti che hanno usato questa città come sfondo alle loro opere.
5 – Il clima cambia di continuo: mi è stato confermato anche da amici che vivono a Parigi, ma il clima è molto mutevole. Piove, esce il sole, è caldo, tira il vento, fa freddo, grandina… tutto nel giro di poche ore. Vestirsi a cipolla, e portarsi dietro un impermeabile!
6 – Il turismo è talmente radicato ed organizzato da essere quasi ghettizzato: è una mia personale sensazione, ma le vie del centro mi sono sembrate fin troppo “organizzate” per i turisti, tanto da sembrare posticce, con prezzi gonfiati. Sarei stata curiosa di conoscere la vera Parigi, così come vissuta dai parigini, ma credo che dovrò ritornarci per capirlo…
7 – Tornando al punto di prima, attenti a i prezzi: questa cosa l’ho notata soprattutto nel vino, dove ho visto i prezzi lievitare per vini mediocri. Capisco la rinomanza dei vini francesi, ma tendenzialmente so cosa bevo e i prezzi che ho visto non erano assolutamente in linea con quanto offerto (la bottiglia con il tappo avvitato 26 euro…. No, non ci siamo!)
8 – La Tour Eiffel lascia senza parole: l’avrei messo come primo punto ma non volevo far la
figura della fanatica ma, di fronte alla Tour Eiffel, sono rimasta senza parole come i bambini di fronte ad un negozio della Lego. Immagine notissima di Parigi, simbolo di una città e di una nazione, talmente ostracizzata e utilizzata che pensavo che, alla sua vista, avrei avuto una reazione debole, positiva, ma contenuta.

Invece ho reagito come Atreiu sul fortunadrago, come Harry Potter sulla scopa volante… per non dire quando sono salita in ascensore e scesa tramite le scale!! Una bambina di 10 anni alle prese con la sua nuova barbie!! Poi lo spettacolo di luci, la vista dall’alto… insomma, sono impazzita! Con eleganza, ovviamente 😛
9 – I francesi sono gentili e disponibili: ommioddio che preconcetto italiota che avevo… però è così, me li aspettavo insolenti e con la puzza sotto al naso. Invece il nostro ospite (Steven, scovato con Airbnb) è stato gentilissimo. Per strada pure abbiamo trovato persone pronte ad aiutarci al minimo momento di difficoltà. Stupida io a partire con pregiudizi, i nostri cugini d’oltralpe non sono affatto male.
10 – Non toccargli i formaggi molli!!!!: citazione da Jonny Stecchino e il suo “non toccargli le banane”, ho avuto un pessimo epilogo di viaggio alla dogana quando hanno preso i miei formaggini molli, messi sotto vuoto amabilmente e pronti per una cena casalinga con amici a Bologna, e me li hanno letteralmente buttati nel secchio. In loco ho scoperto che i formaggi molli posso essere espatriati solo se hanno peso inferiore ai 100 gr. I miei erano piccoli e non so che peso avessero: nel dubbio la stronz.. ehm.. il controllore, me li ha buttati. Rabbia a palate, anche perché avrei preferito che se li mangiasse a casa o li regalasse ai mendicanti fuori… evitate di comprare formaggi molli, anche se piccoli, che non ve li fanno portare in aereo. Il motivo? Lo ignoro…
Parigi mi ha deluso ma forse non l’ho visitata con lo spirito giusto e tre giorni sono stati veramente pochi per scoprire i luoghi più caratteristici. Pure io ho adorato la torre!
Io con la bici sono impazzita! Sarà colpa del mezzo scelto, sarà che me la sono proprio girellata senza chiudermi molto dentro al chiuso (ho evitato per la mia prima visita Louvre e i musei in genere), ma mi sono innamorata e divertita tantissimo!