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Home » Asia » 3 SETTIMANE IN THAILANDIA: COME HO ORGANIZZATO IL NOSTRO VIAGGIO
Asia

3 SETTIMANE IN THAILANDIA: COME HO ORGANIZZATO IL NOSTRO VIAGGIO

ilmioquadernodiviaggio Maggio 4, 2016 airlines, Asia, Bangkok, emirates, Thailandia, Travel, Travelblog, Travelblogger, viaggio 1 Comment 2476 Views

Il recente viaggio in Thailandia è stata un’esperienza meravigliosa, ed organizzando tutto senza usufruire delle agenzie di viaggio in Italia mi ha consentito di vivere alcune esperienze, sia positive che negative, che altrimenti non avrei vissuto, risparmiando veramente un sacco.

Alla luce di ciò vorrei raccontarvi come mi sono organizzata io, cercando di darvi qualche consiglio e riportandovi anche le mie “brutte” esperienze.

Prima di partire, come per altri viaggi, mi sono premurata mesi prima di cercare il volo aereo.

Sapendo che a novembre 2015 Emirates avrebbe iniziato a volare anche da e per Bologna, già ad agosto 2015 ho comprato i biglietti per marzo 2016, trovando una buona offerta con biglietti a 500,00 € a testa.

La storia ha poi voluto che io a dicembre abbia dovuto anticipare il viaggio spostando la partenza da marzo a gennaio e qua fatemi dire, tralasciando le varie ansie e peripezie per questo problema dell’ultimo minuto, SANTA EMIRATES!!!! Infatti, destinata già a pagare la penale di 150,00 € a testa, sembrava che, nel cambio data, dovessi aggiungere la differenza di prezzo dei biglietti, che ormai erano saliti a 700,00 € ed oltre a testa…disperata ho chiamato Emirates e Valentina, da allora la mia eroina di Emirates, ha trovato una soluzione in modo che non pagassimo nessuna differenza. L’unica pecca era che all’andata lo scalo a Dubai non era più di sole tre ore ma di quasi 10, ma volendo in questi casi Emirates ti sposta in un albergo a dormire a sue spese, oppure, se si decide di non usare l’albergo, ti offre un pasto dentro l’aeroporto di Dubai. Noi abbiamo optato per non usufruire dell’albergo approfittando dello scalo per una sbirciatina a Dubai.

In ogni caso, biglietti alla mano, i passi successivi sono stati raccogliere tutte le informazioni utili per un viaggio fai da te quantomeno confortevole.

Prima di partire abbiamo fatto la patente internazionale presso la motorizzazione: fondamentalmente pagando vi viene fornito un documento valido anche all’estero per guidare. La Thailandia si attiene alla Convenzione di Ginevra (ve lo chiederanno allo sportello quando chiedete la patente), si paga tutto quello che c’è da pagare (in tutto ho speso intorno ai 42 euro mi pare) e dopo 1 settimana si passa a ritirare la patente. Siete in dubbio se farla o non farla? Se volete guidare, fosse solo anche il motorino, FATELA! A noi ci hanno fermato 2 volte solo a Chiang Mai e molti connazionali si sono visti regalare una bella multa per non averla fatta.

Il passaporto era apposto, quindi non abbiamo dovuto fare niente.

Pass successivo: assicurazione medica. Anche in Thailandia è assolutamente necessaria e si è pure (purtroppo) rivelata utile nel nostro viaggio.

Sistemata la parte burocratica, finalmente si può passare all’organizzazione dell’itinerario.

Gli strumenti che utilizzo io principalmente sono internet e le guide che mi prendo in biblioteca (principalmente lonely planet e routard).

Prima di partire della Thailandia sapevo a malapena che la capitale era Bangkok, che il mare era bello e che fosse meta ambita per feste e turismo sessuale… insomma una ignoranza abbastanza palese.

Non sapevo quindi neanche cosa visitare…

Per la scelta dei posti è stato molto utile leggere altri diari di viaggio e bazzicare sul forum di trip advisor dove vi sono molti esperti che rispondono.

Alla fine noi abbiamo deciso queste tappe:

  • Bangkok, con visita da 1 giorno a Ayuttaya
  • Chiang Mai e dintorni
  • Sukhothai
  • Koh Kood

I giorni a disposizione compreso il viaggio erano circa 20, con 9 ore a Dubai.

Decisi un po’ spostamenti e giorni di permanenza abbiamo prenotato gli ostelli con booking, cercando di prendere posti che avessero la più alta elasticità possibile sulla cancellazione, in modo da avere l’elasticità di cambiare eventualmente qualche cosa una vallta in loco.

Cosa abbiamo cambiato poi arrivati in Thailandia? Pressoché tutto!

Solo arrivando, dopo qualche giorno di permanenza, ci siamo resi conto che magari alcune cose richiedevano più tempo, oppure una certa tipologia di alloggio per noi non era più affrontabile (va bene risparmiare, ma un minimo di igiene a volte piace…), oppure qualcosa è andato storto (non abbiamo trovato posto sul treno per Chiang Mai), oppure una cosa ci era venuta a noia (vedi gli spostamenti in autobus…).

Quindi, ulteriore consiglio: cercate di organizzarvi dall’Italia quanto più possibile, raccogliete moltissime informazioni, ma lasciatevi spazio al cambio programma, al cambio idea e agli imprevisti!

Le nostre tappe giorno per giorno e approfondimenti vari nei prossimi post!

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