<< Perché vai a Sofia? >>
<< Perché sei andata a Sofia? >>
Ecco le due domande che mi sono state poste più spesso sull’argomento.
Unica risposta: perché no?
Sofia è la capitale della Bulgaria, paese ancora libero dal turismo di massa, ancora incespicante sull’organizzazione o sulle attrattive ma per questo ancora autentico nel suo mostrarsi.
Il volo da Bologna è quanto di più comodo per un week end “fuori Italia”: partenza alle 20:35 di venerdì sera e rientro con volo delle 19:10 di domenica, con WizzAir. Il volo dura poco meno di due ore e l’aeroporto di Sofia è a 9 km dal centro della città. Noi per il volo abbiamo speso circa 65 euro a testa a/r.
Nonostante la Bulgaria sia entrata in Europa, la moneta è il Lev, con cambio molto favorevole per chi ha l’euro.
Ho condiviso il viaggio con una mia amica nonché collega di ufficio e gli aspetti comici di due trentenni donne in viaggio non si sono fatti mancare.
Il più divertente sicuramente con il taxista in aeroporto: ogni qualvolta gli riferivamo l’albergo dove alloggiavamo e volevamo essere portate ci rispondeva: “no ladies, it’s not good for you, gheiotta”
Alla terza volta che ci ripeteva la stessa frase, abbiamo capito che l’albergo prenotato era un Gay hotel: sinceramente la cosa non ci creava nessun problema, anzi, scherzando abbiamo riferito al taxista che eravamo lesbiche e ci siamo fatte portare in albergo.
L’albergo si è rivelato molto carino e pulito e, sinceramente, ve lo consiglio: si chiama Scotty Boutique, camere spaziose, molto pulite, zona centrale e costo irrisorio (io per due notti ho speso 30 euro in camera con la mia amica).

In ogni caso, siamo arrivate a notte fonda quindi siamo corse subito a letto a riposarci.
Per il giorno dopo, sabato, avevamo prenotato un’escursione con la Traventuria per visitare la Chiesa di Boyana (quartiere limitrofo a Sofia) e il Monastero di Rila (a circa 2 ore da Sofia) al costo di 35 euro (biglietto per la chiesa di Boyana e il museo di Rila esclusi).


Entrambi i luoghi visitati sono stati un’ottima scelta, dalla bellezza inaspettata e dalle caratteristiche così lontane dalle nostre chiese e, pertanto, molto belle da vedere.
La Chiesa di Boyana, a pochi chilometri dal cento di Sofia (credo 9 km) è stata costruita in due periodi separati, martendo dal 1200: internamente si distinguono due sale completamente affrescate molto cariche di personaggi della cristianità dipinti a grandezza d’uomo, alcuni rovinati perchè spesso toccati dai fedeli.
Il Monastero di Rila invece si trova lungo il versante di una delle montagne più alte della Bulgaria, quindi il paesaggio montato, con ancora tracce di neve, ha fatto da ottima cornice. Per raggiungerlo da Sofia si impiegano circa 2 ore di viaggio tra paesaggio rurale di forte impatto (case fatiscenti, aziende agricole con attrezzatura da noi vista almeno 30 anni fa) e paesaggio montano, con torrenti e cascate.
Il Monastero ha una struttura molto particolare, con una sorta di cinta esterna, adibita a convento (oggi in parte destinata al museo), di almeno quattro livelli, in parte con strutture in legno, con decorazioni interne, una chiesa completamente affrescata sia internamente che sul portico che la circonda per tre lati, e una sorta di torretta interna a se stante.

Nel suo complesso è un monastero veramente stupendo, giustamente patrimonio dell’Unesco: anche il museo è da visitare, dove sono custoditi tutti i doni portati in monastero dai fedeli nei secoli, nonchè il Crocefisso di Rila, un’opera miniata in legno costituita da 140 frasi bibliche e più di 600 figure umane: il suo realizzatore, padre Raphael, perse la vista per completare l’opera.

Di rientro dall’escursione, dato che il minivan ci ha sceso proprio di fronte, siamo andate a visitare la Cattedrale di Alexander Nevski, la chiesa più imponente e famosa di Sofia: sicuramente molto bella, molto carica e assolutamente ridondante, come molte delle chiese viste in Bulgaria.
Una cosa che mi ha colpito molto in questo miniviaggio, è la grande vocazione religiosa di questo popolo e il grande legame alle immagini sacre. Nelle chiese molte immagini sono poste in teche di vetro ad altezza uomo per poter essere toccate durante le preghiere e adornate con fiori e candele.
Uscite dalla cattedrale siamo corse in albergo per un po’ di relax prima di cena, visto che volevamo andare in esplorazione di un ristorante consigliato dal taxista conosciuto il giorno prima.

Il ristorante che ci ha consigliato, e dove poi siamo effettivamente andate, è il Pri Yafata: piatti tipici bulgari, arredamento a tema un po’ kitch) e suonatori ad intrattenere gli ospiti. Onestamente abbiamo mangiato bene e ci siamo divertite.
Belle sazie siamo andate a dormire passeggiando un poì per la città, piuttosto quiete per essere sabato sera.
Il giorno dopo, domenica, abbiamo fatto il check out e siamo andate alla “scoperta” di Sofia: pur essendo una capitale è una città piuttosto raccolta nelle cose da vedere e in una giornata si vede tutto quel che si può visitare in centro. Tra le cose degne di nota, la “rotonda di S. Giorgio”, chiesa paleocristiana racchiusa orai in un chiostro dei palazzi governativi, la chiesa di Sofia, con un magnifico altare a parete, i parchi di Sofia, molto spaziosi e gremiti di gente, la moschea e la sinagoga (che non abbiamo visitato internamente), il mercato coperto dove abbiamo fatto un po’ di shopping di acqua di rose (la Bulgaria ne è una grande produttrice).
Per pranzo ci siam fermate in un locale con menù completamente in cirillico, quindi non so dirvi né il nome del locale né cosa ho mangiato: in compenso era tutto buono quindi è andata bene… spero solo di non aver mangiato animali strani ma sembrava maiale…
Dopo una ulteriore passeggiata in centro, con tanto di visita al mercato e di acquisto di varie ciotole decorate, ci siamo pigramente avviate verso l’aeroporto per rientrare in Italia.
Ringrazio ancora il taxista che ci ha accompagnato in aeroporto per aver messo in radio una stazione bulgara che manda solo musica italiana, facendoci ascoltare “con te partirò”, assolutamente a tema per la strada verso l’aeroporto.
Mi hai fatto venir voglia di partire! Sinceramente non avevo mai considerato Sofia per un weekend ma visto che in 2 giorni si vedono tante cose la terrò in considerazione per la prossima primavera.
I costi poi sono assai molto ridotti, sia di volo che di vitto e alloggio!
Questo post capita proprio al momento giusto! Con il “black friday” di Ryanair ho acquistato un volo per due giorni a Sofia a poco più di 20 euro a/r, una cifra ridicola, ma ancora devo informarmi su tutto! Mi salvo il post.. grazie mille!!
prendi seriamente in considerazione di fare una “gita” di un giorno a Rila. Sofia è una cittadina simpatica ma offre poco e in un giorno si esauriscono le cose da vedere.
Meta alternativa e anche molto interessante a quanto pare! Viva i tassisti di Sofia comunque, sembrano essere molto disponibili ?! “Gheiotta” fa davvero ridere ?
Ma che carina è Sofia? Mi hai fatto venire voglia di considerarla come meta di un futuro prossimo viaggio in Europa.
Ps. Simpatico il tizio del taxi 😉
Questo post me lo salvo perché da Bologna potrei replicare pari pari il tuo itinerario, gli orari dei voli sono davvero perfetti per un weekend in questa città! 🙂
Si e riesci a vedere tutto nel poco tempo: è una meta interessante ma che non richiede troppi giorni.