Chi torna da un viaggio in Giappone non può essere tornato senza essersi innamorato dei piccoli market giapponesi, aperti 24/24 h, da loro definiti “combini” (abbreviamento/storpiamento di convenience store).
In realtà il concetto nasce in America, ma poi i Giapponesi lo hanno sviluppato e fatto un must della loro terra, con catene di spicco come 7eleven, Family Mart e Lawson.
Qual è il loro fascino? Per chi lavora, viaggia, è di corsa, è il paradiso! Hanno un po’ di tutto come un buon negozio dovrebbe avere, e soprattutto hanno cibo pronto, forni a microonde, dei tavolini molto minimal ma utili e bagni a disposizione: tutto 24/24 h.
Piatti già composti al banco frigo con tanto di bacchette, macchina del caffè, snack, bibite, settore profumeria, riviste, nei più forniti anche camice bianche pronte da indossare (non sai mai quando ti schizzi la camicia e devi rientrare in ufficio….), zona con stampanti, pc (magari devi fare il check in del biglietto e stamparlo), servizio spedizioni (il fantastico Takkyubin) con cui io mi sono spedita le valige da Tokyo a Kyoto, etc…il tutto ovviamente molto economico.

Non vi dico che i piatti pronti siano da gourmet, anche se sono una drogata della cheesecake del FamilyMart (confezionata singolarmente al banco frigo), ma è economico, rapido e riempie: perfetto per viaggi low cost o gente fuori per lavoro.
Purtroppo sono concetti secondo me ancora lontani qua in Italia, dove il pasto, giustamente o non, rimane un momento sacro. Non dico che il sedersi a tavola e gustare con calma un buon pranzo sia sbagliato, solo che a volte è comodo se sei fuori avere un punto ristoro generico, con bagni puliti (E SOTTOLINEO PULITI!!!!), dove potersi rifocillare a tutto tondo, velocemente.
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