Come anticipato dal titolo ho vissuto la meravigliosa esperienza di un viaggio in Giappone.
Quel che vorrei ottenere con questo articolo è darvi pochi dati fondamentali sul Sol Levante per farvi godere appieno l’esperienza e, magari, organizzarvi il viaggio da soli. In questo articolo trovare quindi le informazioni di base del mio viaggio e i link sui vari argomenti, in modo che potrete scegliere autonomamente quale aspetto approfondire.
Come detto, il viaggio è stato completamente organizzato da me, nonostante fosse la prima volta che affrontavo un viaggio così lungo e che tentassi questa via: quello che vorrei trasmettervi è che il Giappone è veramente accessibile e sicuro quindi potete cimentarvi tranquillamente e rinunciare alle agenzie, cercando di risparmiare un po’ (il Giappone non è una meta molto economica). Per sapere come ho fatto, andate qui!
I “dati tecnici” del mio viaggio.
Sono stata in Giappone insieme a mio marito ad aprile 2015:
- partenza da Roma Fiumicino l’11 aprile 2015 – scalo a Zurigo – arrivo il 12 aprile 2015 a Narita, Tokyo – volo SWISS AIR
- ritorno da Haneda, Tokyo il 26 aprile 2015 – scalo a Monaco – arrivo il 26 aprile 2015 a Roma Fiumicino – volo LUFTHANSA
Per le ore di volo siamo intorno alle 12 ore scalo escluso. Per quanto riguarda il fuso orario, bisogna aggiungere 8 ore.
Le tappe del mio viaggio:
- Dal 12 al 18 aprile siamo stati di base a Tokyo, nel quartiere Shinjuku: il 16 aprile abbiamo fatto una uscita di giornata e siamo andati a visitare Nikko, a nord di Tokyo. A questo link trovate un approfondimento su Tokyo.
- Dal 18 al 20 aprile siamo stato a Gora, nel complesso di Hakone, zona termale di fronte al Monte Fuji.
- Dal 20 aprile al 25 aprile abbiamo fatto base a Kyoto (link all’articolo).
- Da qui abbiamo fatto due gite “giornaliere” con ritorno in città: una a Himejii (un’ora di treno) e una a Hiroshima e Miyajima (circa due ore di treno).
- Dal 25 al 26 aprile siamo stati nuovamente a Tokyo, da cui partivamo per il rientro in Italia: il quartiere scelto in questa occasione era Asakusa.
Con questo itinerario mi sono trovata benissimo, ho potuto veder bene i luoghi scelti e mi sono sia divertita molto che evitato di stancarmi troppo.
Come muoversi:
Per gli spostamenti tra le città ho scelto esclusivamente il treno, usando due pass:
- Japan Rail Pass per gli spostamenti Tokyo – Kyoto – Hiroshima (utilizzato anche per la Yamanote line a Tokyo)
- Odakyu Pass per gli spostamenti nell’area termale di Gora, Hakone
Per gli spostamenti in città:
- Tokyo: principalmente la Yamanote line , compresa nel Japan Rail Pass, oppure la metro quando i luoghi non erano accessibili dalla prima linea.
- Kyoto: principalmente bicicletta, oppure bus per le zone più distanti. Fushimi Inari si raggiunge velocemente in treno, con linea opera dal Japan Rail Pass.
- Gora: gli spostamenti, dal treno, alla funicolare, alla seggiovia e alla barca, erano compresi nell’Odakyu Pass.
Volete sapere come ci si trova a muoversi in treno in Giappone? Ne ho parlato sul dito Blog di Viaggi: “Giappone in treno: puntualità e comfort a servizio del viaggiatore“.
Dove dormire:
Ammetto di aver provato di tutto, sia per esigenza di budget, sia per curiosità.
Per i primi giorni a Tokyo, Shinjuku, avevo bisogno di un albergo vicino alla metro, con molti servizi, ovviamente non troppo costoso. La scelta, assolutamente vincente, è caduta sul Shinjuku New City Hotel. Nel 2015 abbiamo speso 10.800 yen a notte (circa 70-75 € con il cambio vigente allora) e ci siamo trovati molto bene: zona tranquilla ed idonea a smaltire il jet lag, vicina alla metro, con lavanderia a gettoni aperta 24 h, reception attenta e con ottima padronanza dell’inglese. L’ho trovata una scelta azzeccata soprattutto per il primo approccio al Giappone e per farsi coraggio per i giorni successivi, dove avremo affrontato esperienze più autentiche ma anche un po’ più spiazzanti.
Per Gora abbiamo abbandonato i “lussi” dell’albergo per approdare ospiti in una sorta di guest house, il Kinreisou: non posso definire il posto un ryokan (albergo tipico giapponese), in quanto sono solitamente più lussuosi (e molto più cari). La “casa” dove ero ospite infatti aveva solo due camere che possono essere date agli ospiti, un bagno termale comune e una piccola stanza per i pasti, però presentava tutte le caratteristiche tipiche della casa giapponese. Noi eravamo gli unici ospiti quindi siamo stati coccolati dalla padrona di casa, che ci ha cucinato colazioni e cene tipiche, nonché ci siamo goduti in forma esclusiva il bagno termale. Ho trovato questa esperienza molto autentica nonostante la struttura fosse un po’ fatiscente e sicuramente non lussuosa, ma ricordo tutto ancora con molto affetto, soprattutto l’accoglienza e la generosità della padrona di casa. Per il soggiorno abbiamo speso al tempo 9.000 yen a notte.
Sempre in calando rispetto al “lussuoso” albergo dei primi giorni a Tokyo (per noi un due stelle è pari ad una notte all’Hilton Hotel), per il soggiorno a Kyoto abbiamo scelto un ostello, che si è poi rivelato un posto meraviglioso: il Piece Hostel. Qua abbiamo dormito la prima notte nella stanza comune, mentre le altri notti abbiamo dormito in una camera privata. Essendo un ostello, bagni, cucina e living è tutto in comune (la nostra camera privata aveva solo il letto), ma la struttura è nuovissima, abbiamo trovato tutto molto pulito e servito (le docce sono separate con singolo accesso e chiave, la zona bagni è a se stante così come la zona per peon e trucco). Il soggiorno ci è piaciuto molto anche perché l’ostello aveva una grande zona giorno con biblioteca e pc a disposizione, dove abbiamo avuto modo di far delle simpatiche conoscenze. Memorabile anche la festa organizzata dal personale dove ci hanno insegnato a cucinare Tokoyaki.
Dulcis in fundo, sempre in calando e sempre per “fare esperienza”, per l’ultimo giorno a Tokyo prima della ripartenza abbiamo scelto un capsule hotel, il Capsule Hotel Asakusa Riverside. La scelta è stata ponderata su vari fattori: sia perché il quartiere Asakusa aveva degli alloggi un po’ onerosi per il nostro budget, sia perché questa tipologia di alloggi sono veramente particolari e volevamo “provarli”, sia perché questo capsule era pressoché di fronte alla metro, condizione fondamentale quando il giorno dopo hai un volo alle 13:00. Trovare il racconto di questa esperienza a questo link del sito Giappone per Tutti (che vi consiglio vivamente di visitare).
L’esperienza è stata veramente particolare e la ripeterei altre volte: non è molto comoda per svariati giorni di soggiorno, ma per un appoggio temporaneo va benissimo. E’ poi bello osservare chi usufruisce solitamente di questo genere di posti. Un po’ inquietante il bagno in comune (diviso tra donne e uomini) all’ultimo piano, ma credo fosse anche perché ero sola ed era quasi mezzanotte.
Dove mangiare:
Ovunque.
Lasciate a casa tripadvisor, sia perché ovunque si mangia, sia perché sono talmente tanti i punti ristoro che su trip advisor trovate solo il 20% delle possibilità che vi offre il Giappone.
Il mio consiglio personale: buttatevi, provate, assaggiate. Raramente sono stata delusa.
Da provare anche i pasti rimediati ed economici dei combini (i minimarket tipo 7eleven, Family Mart o Lawson): te li scaldano al microonde, ti saziano e hai speso poco. A volte hanno anche dei tavoli per sedersi o comunque hanno la toilette, sempre pulita.
Dove cambiare i soldi:
Le soluzioni sono molteplici, dal cambiarli in Italia o in loco, all’usare carte di credito o bancomat. Noi abbiamo scelto di ritirare in Giappone gli yen direttamente da bancomat (è la soluzione più economica): se scegliete di fare questo, assicuratevi di avere anche una carta di credito (nella vita bisogna sempre avere un’opzione b), informatevi in banca che circuito usate e se disponibile in loco e, soprattutto, avvertiteli che ritirerete soldi dal Giappone. Non è da escludere infatti che la banca, vedendo transazioni fuori Italia, blocchi il conto.
Pressapoco questi sono i dati generali del mio viaggio e la prima spolverata di consigli/informazioni che potevo darvi. Nei link trovate svariati approfondimenti, quindi vi consiglio di continuare l’esplorazione.
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Per il resto, sayonara!
Per il sito Giappone per Tutti ho scritto anche: “Assaggiando il Giappone” dove ho parlato del mio viaggio e di alcune cose particolari scoperte o vissute.
Ciao! Il Giappone è una meta che vorrei visitare da moltissimo tempo. Leggendo questo articolo, mi hai messo voglia di esplorare questo paese. Prenderò appunti e li utilizzerò quando comincerò ad organizzare!
Il Giappone merita veramente di essere esplorato. Noi ci stiamo già organizzando per tornarci nel 2018, perché ci è veramente rimasto nel cuore.
A me piacerebbe provare un vero ryokan, ne ho visti di davvero belli ma non so se erano nelle zone dove siete stati voi. Non ho fatto però caso al prezzo.
Il prezzo è abbastanza alto, anche se si riescono a trovare anche di più abbordabili se si va in quelli a contesto familiare (tipo guest house): il problema di solito è trovarli liberi che il turismo in Giappone sta crescendo esponenzialmente e bisogna prenotare molto prima se si vuol trovare una buona scelta. Considera che io sono andata ad aprile ed ho prenotato a dicembre: nonostante ciò ho trovato molti posti esauriti..
Ma che meraviglia! Grazie per tutte le informazioni tecniche, molto utili per chi, come me, sogna di intraprendere un viaggio dall’altra parte del mondo. Complimenti per il blog 😉
Grazie mille!