Dopo la guida galattica per autostoppisti, eccovi una guida terrestre per aeroplanisti!
Sono dell’idea che, per pretendere che le persone siano educate con noi, noi per primi dobbiamo saper essere educati verso gli altri, nella speranza che l’empatia e l’emulazione facciano poi il loro lavoro.
Da questa idea nasce questo articolo dove vi parlo di alcuni comportamenti che, a mio parere, è cortese tenere in aereo durante il volo, in modo da rendere ed avere il viaggio meno stressante possibile. Quel che ci si aspetta da tali comportamenti è che anche i nostri vicini li adottino di riflesso (oppure glielo chiediamo).
ATTENZIONE: DA LEGGERE CON UN PO’ DI IRONIA E APERTURA MENTALE
- Rispettate gli orari impartiti in cabina:
Se state facendo un lungo viaggio specialmente, evitate di tenere il sedile sdraiato per dormire mentre distribuiscono il pranzo o evitate di vedere film senza cuffie o fare rumore molesto mentre in cabina spengono le luci per dormire: eviterete che chi vi sta dietro pranzi con il vostro sedile sul naso o di svegliare chi vi sta vicino.
- Evitate di parlare/discutere ad alta voce:
Specialmente se siete un gruppo di amici che viaggia insieme e siete sparpagliati di posto, è piuttosto seccante essere coinvolti nei vostri discorsi o esser comunque continuamente distratti dai vostri schiamazzi, a prescindere da quanto possano essere interessanti i vostri argomenti. Vicino a voi potrebbero esserci persone che vorrebbero riposare o leggere un libro in relax, oppure persone che soffrono un po’ l’aereo e hanno bisogno di tranquillità.
- Cercate di non puzzare
Ok, forse detto così fa un po’ ridere, ma vi assicuro che il vostro vicino apprezzerà la vostra igiene mentre potrebbe essere disturbato da un calzino importante (se togliete le scarpe) o da un’ascella particolarmente estrosa.
Cercate quindi di avere una buona igiene e di mantenerla durante il volo, specialmente se state affrontate un lungo volo (le salviette da viaggio possono rivelarsi utili per le emergenze).
- Cercate di avere una posizione consona sul sedile
Mi ricordo di un intero viaggio fatto con il gomito del vicino dentro le costole, oppure di un viaggio fatto “saltellando” perché alla mia vicina piaceva agitare continuamente il piede. Non vi dico che è buona educazione stare immobili sul sedile, ma di ricordare che ogni movimento si riflette su chi vi sta affianco e su chi vi sta davanti o dietro, quindi, tenetene conto.
- Evitate di addormentarvi sulla spalla del vicino
E’ una delle situazioni tra il divertente ed imbarazzante che spesso accadono in aereo, ma subirla è meno divertente, specialmente se chi vi dorme sulla spalla tende anche a sbavare un po’. Quindi, se state per crollare, constatate di farlo in modo da evitare di coinvolgere chi vi sta a fianco.
- Siamo in volo, non siamo al pub
Finchè limitato ai pasti o ai momenti in cui si dovrebbe stare svegli, il consumo di alcol è tollerato e nessuno vuol giudicare l’altro, però ordinare vodka o similari nei momenti di relax o di sonno può non essere gradito. Mi sono fatta un volo in tarda serata con i miei vicini che trincavano vodka e parlavano come se ci fossero solo loro in aereo…. direi che non è stato piacevole.
- Spegnete i dispositivi (o attivate la modalità aereo) quando vi viene richiesto
Potrebbe sembrare che io stia dicendo una ovvietà, ma mi è capitato di volare con persone che impostavano la modalità aereo sul cellulare solo se riprese o al momento vero e proprio del decollo e non quando veniva richiesto, nonostante il messaggio venga promulgato in più lingue. Che siano tutte affette da sordità?
- Cercate di contenere le vostre emozioni (e chiedete aiuto)
Può capitare di avere paura durante il volo, o di vivere negativamente le turbolenze: io tendo a piangere e mio marito va completamente in tilt durante il volo, diventando bianco come un cadavere. Un comportamento consono da avere in questi casi, per evitare che la situazione peggiori e coinvolga anche i nostri vicini (scatenando scene di panico) è di contenere tale problematica e di chiedere un aiuto alle hostess, le quali sono le prime a volervi aiutare. Iniziare ad urlare o ad avere crisi isteriche potrebbe scatenare un effetto a catena che peggiorerebbe la situazione sia vostra che dell’intero gruppo che vola con voi. Respirate, mantenete la calma e chiedete aiuto, ci sono persone che sanno cosa fare e come aiutarvi.
- Non imponete la presenza dei vostri piedi ai vicini
Io sono la prima che fa fatica a mantenersi composta nel proprio spazio, visto che sono alta. Inoltre nei voli lunghi debbo togliermi le scarpe (ma non mi puzzano i piedi, giuro!) perché mi si gonfiano molto le gambe. Ciò non mi autorizza ad allungare i miei piedi sul sedile davanti in modo che spuntino nei sedili dei miei vicini (anche se lo farei più che volentieri).
- Siate pazienti (e se possibile, di aiuto)
Sembra quasi un suggerimento che va in controtendenza a quanto detto sopra, ma in realtà nella vita bisogna saper essere elastici, ergo ben venga essere educati, ben venga pretendere di ricevere lo stesso trattamento, ma tutto ciò con la dovuta apertura mentale. I vostri vicini sono dei genitori con bambini particolarmente vivaci? Oppure persone che stanno vivendo male il viaggio (panico alle stelle!!!) o hanno un malessere? Pretendere silenzio e tranquillità potrebbe essere non solo irrealizzabile, ma inopportuno. Rendersi utili invece, soprattutto in caso di malessere, può giovare a tutti.
Questi sono i miei suggerimenti, o almeno come cerco di comportarmi io e come vorrei essere trattata durante un volo, specialmente se questo è lungo.
E voi cosa ne pensate? Cosa avete subito durante i vostri voli che avreste volentieri evitato? Avete mai trovato particolarmente maleducato un comportamento?
Io ho fatto il viaggio di ritorno dal Perù con due comitive di adolescenti sull’aereo che hanno parlato, riso, gridato tutto il viaggio 🙁 Un incubo!!!
Concordo con tutti i punti. In particolar modo il primo: su un volo notturno mi è capitato di avere di fianco una ragazza che ha acceso la luce, si è messa la mascherina per proteggere gli occhi e si è messa a dormire così. Alla fine ho dovuto chiamare l’hostess perchè era impossibile chiudere occhio.
Beh mi sembra un’ottima idea quella di accendere la luce e mettere la mascherina… veramente molto utile… -.-‘
Buona educazione per viaggiatori, dovrebbe essere inviato in automatico a tutti quelli che prenotano un viaggio 😉
basterebbe veramente un decalogo di 10 punti, max 15, e tutti si vivrebbe un volo più sereno
Sono d’accordo con te su tutto! D’altronde l’aereo è come una minuscola comunità di persone che si ritrovano involontariamente a condividere lo stesso, piccolo spazio. In queste situazioni, se non si è educati, pazienti e rispettosi si rischia il degenero! E dovremmo essere noi i primi a dare il buon esempio 🙂
Silvia, mi fai morire da ridere! Quanto mi piacciono questi tuoi post con nota ‘polemica’ : quando ce vò ce vò, no? Perché poi è buffo, antropologicamente parlando, perché sono certa che in altri dove certe persone non si comporterebbero così. Invece l’aereo, chissà il motivo, ispira comportamenti anomali, a tratti bizzarri. Come il fatto di prendere posto e chiedere immediatamente quando sarà servito il cibo. Ora, ma se proprio c’avete il baco della tenia non è meglio che vi portiate due biscottini da casa? Oppure, sui voli low-cost, ho visto gente disperata perché il cibo (che molti agognavano) non era gratuito. Né indispensabile, aggiungerei, per un volo di meno di 2 ore. Si potrebbe stilare una lista. Grazie Silvia, un abbraccio
Ho visto gente ordinarsi di tutto in voli ryanair da 90 minuti… generando poi quella gradevole fragranza di cibo triste per tutta la cabina! 😀 😀
Prima di tutto mi hai fatto morire dal ridere…ahahahaah. Poi concordo su tutto, assolutamente!!! Io sono sempre quella che si addormenta già durante il decollo e a volte più che addormentarmi cado in una specie di letargo ma spesso ho incontrato chi pensava di essere a casa propria, che è riuscito a svegliarmi addirittura dal letargo. Ricordo un signore che ha mangiato e bevuto ininterrottamente sul volo Milano-Hong Kong…un volo un po’ lunghetto…lo avrei strangolato. E poi ricordo di un gruppo di ragazzi di ritorno da Fuerteventura che avevano parlato e discusso per l’intero viaggio…avrei strangolato anche loro. In queste situazioni non riesco ad essere molto tollerante perché pretendo che l’educazione e il rispetto facciano parte di tutti gli essere umani ma ogni volta ricredermi. Un abbraccio!!!
Io mi sono puppata un gruppo di amici, posizionati tra l’altro in entrambe le fila, che discutevano su una tipa abbordata la sera prima con cui poi nessuno aveva concluso.. mi son dovuta alzare e dirgli che tanto ormai era andata, la tipa non c’era stata, e di mettersi buoni che il volo doveva essere piacevole per tutti! 😀 😀
Ahahahahahaah grandissima!!! Sto ridendo come una matta…fantastica…avrei voluto essere lì per godermi la scena!!! 😉